Il passaggio da un rapporto medico paziente di tipo paternalistico ad un approccio centrato sulla persona e sulla cura ha rinnovato la responsabilità di un processo comunicativo che conduca ad un piano di cura condiviso che incorpori anche la prospettiva del cittadino quando si rivolge al SSN.
L’attuale complessità della Medicina, inoltre, da una parte conduce alla presenza di una pluralità di professionisti coinvolti nel processo diagnostico, terapeutico e assistenziale e, dall’altra, ad un ventaglio di opzioni terapeutiche che devono essere comunicate al paziente affinché possa decidere in maniera libera ed informata.
Ciò è ancora più vero nell’area dell’onco-ematologia dove le dimensioni umane della fragilità e della vulnerabilità sono, talvolta, messe a dura prova e necessitano di un approccio comunicativo di ascolto attento e partecipe e dove le nuove terapie, che possono assumere le varie forme di chemioterapie, farmaci biologici, immunoterapie, sino a comprendere linee sperimentali o accessi terapeutici, necessitano tutte di una particolare abilità nel comunicare.
Eppure, nonostante il processo comunicativo sia universalmente riconosciuto una componente essenziale nella relazione di cura, oggi, la comunicazione in sanità rappresenta ancora un’area grigia ed è ben lontana da essere adeguata con notevoli danni per il processo terapeutico e assistenziale.
Una comunicazione inadeguata, infatti, può portare ad una riduzione dell’aderenza alle cure, con il risultato di una inefficacia terapeutica, nonostante la presenza, oggi, di armi sempre più attive nelle patologie onco-ematologiche.
Una distorsione della comprensione, associata a una inadeguata comunicazione del momento della spiegazione e della pianificazione delle cure, inoltre, può portare ad errori e a conflitti, inducendo, a volte, sfiducia da parte del paziente e un atteggiamento difensivo da parte del professionista della salute.
Per tali motivi sono nate esperienze formative che, utilizzando un innovativo approccio narrativo, integrato in solide e collaudate piattaforme comunicative, sono in grado di fornire gli strumenti necessari per una comunicazione più adeguata alla relazione di cura, ricercando una reale alleanza e una condivisione del percorso terapeutico.
Ecco l’opportunità di proporre, attraverso un percorso formativo itinerante, a coloro che, a vario titolo, operano nell’area onco-ematologica una modalità pratica di affrontare i problemi che si possono incontrare nell’ambito della comunicazione in sanità.
l’obiettivo del corso è quello di fornire elementi ed esperienze nella comunicazione nell’area onco-ematologica e di far acquisire, attraverso la sessione pratica, le abilità necessarie per condurre in porto una relazione di cura.
Acquisendo tali abilità e comunicando come si dovrebbe, è possibile aumentare la gratificazione personale, quella del paziente, migliorandone il grado di fiducia e l’aderenza alla terapia, riducendo così lo spazio per incomprensioni e per atteggiamenti difensivi.